L'altra colonna dei Jethro Tull

Di Sergio Ariza

Quando si pensa ai Jethro Tull, la prima immagine che viene in mente è quella di quell'uomo sciatto, spettinato, con un lungo cappotto, che suona un flauto poggiato su un solo piede. Ma per chi è abituato alla musica di Ian Anderson, c'è qualcos'altro su cui si basa questa mitica band: i potenti riff e gli assoli melodici di Martin Barre. Mark Knopfler disse di lui che era pura "magia", Joe Bonamassa lo descrive come un'influenza diretta e Geddy Lee dei Rush non si stanca mai di lodarlo. Barre riuscì a ottenere un suono unico grazie ad uno stile difficile e complicato, in cui il blues va di pari passo con la musica folk e classica, creando le proprie melodie.  

Barre è nato il 17 novembre 1946 a Kings Heath, Inghilterra. Suo padre era un musicista dilettante che cercò di suonare il clarinetto in modo professionale. Il primo strumento che comprò a suo figlio fu un flauto, che imparò alla perfezione. Ma il giovane Barre iniziò a suonare in gruppi al liceo e finalmente optò per la chitarra. Suo padre, sempre pronto ad aiutare la vocazione del figlio, gli comprò una Dallas Tuxedo. Non era esattamente la chitarra dei suoi sogni, ma era un inizio. Dopo aver lasciato l'università si trasferì a Londra nel 1966 dove si guadagnò un posto in una band come sassofonista, anche se non l'aveva mai suonato prima. La scena musicale dell'epoca era piena di gruppi R&B e Soul. Con i suoi primi profitti comprò la chitarra più vicina a quella dei suoi sogni (che era una Gibson 335 rossa) una Gibson 330. Quando nel 1967 arrivò il boom del blues rock britannico, Barre continuò a suonare il suo strumento preferito, oltre al flauto, in un gruppo chiamato Gethsemane.
   

   

Quando aprirono per i Jethro Tull in un pub di Plymouth il 31 agosto 1968, si creò un legame tra i membri delle due band, soprattutto fra i due ragazzi capaci di suonare il flauto nello stile del grande Roland Kirk, Ian Anderson e Martin Barre. Poco dopo, con i Gethsemane in procinto di separarsi, apparì sulla stampa un annuncio in cui si diceva che i Jethro Tull stessero cercando un chitarrista. Anderson, il leader della band, aveva discusso con il chitarrista Mick Abrahams, che voleva solo suonare blues, e sta cercando un chitarrista con cui ampliare gli orizzonti. Barre fu la sua prima scelta, ma non fu capace di trovarlo. Quando si presentò alla prova, con la sua 330 e un amplificatore Laney, era terrorizzato. C'erano decine di chitarristi e il provino era davanti a tutti, e in più la sua semiacustica iniziò ed emettere strani rumori. Alla fine il posto fu dato a un certo Tony Iommi che proveniva da un gruppo chiamato Earth. Barre si avvicinò comunque ad Anderson e gli disse di contare su di lui nel caso in cui ci fosse stata un'altra possibilità.
 

L'11 dicembre i Jethro Tull suonarono nel Rock & Roll Circus  degli Stones insieme ai grandi del rock britannico dell'epoca. Ma a Iommi mancavano i compagni degli Earth, che rispondevano ai nomi di Geezer Butler, Bill Ward e Ozzy Osbourne. Insieme si cambiarono il nome e decisero di chiamarsi Black Sabbath. Marcarono un’epoca, con Iommi che applicava la disciplina ferrea del lavoro che aveva imparato da Anderson. Da parte sua, il cantante e flautista decise di chiamare nuovamente Barre per un secondo provino. Questa volta il chitarrista prese in prestito una SG da un amico e ottenne il lavoro. Passò il Natale del 1968 imparando le canzoni che avrebbero fatto parte di Stand Up, il secondo album della band. Si fece anche un regalo molto speciale, una Gibson Les Paul Special e un amplificatore Hiwatt.
 

   

Con quell'attrezzatura avrebbe registrato la sua prima canzone per la band, Living In The Past, uno dei grandi inni dei Jethro Tull con un insolito tempo 5/4. Il gruppo era disposto ad ampliare i propri orizzonti ma Stand Up era ancora fortemente radicato nel blues/rock. Quando uscì li trasformò in stelle nel loro paese, arrivando rapidamente al numero uno delle classifiche. Il blues/rock era ancora la base, anche se l'influenza di altri stili era evidente, in particolare il folk britannico di cui Anderson era appassionato, o la musica classica con Bourée. Barre si fece notare fin dall'inizio in A New Day Yesterday, uno dei pezzi più blues che beneficia dei pesanti riff del chitarrista, rendendo chiaro che sarebbe stato fondamentale per la band. In quell'album c'era anche We Used To Know, una canzone che per Anderson fu la chiara ispirazione per l'Hotel California degli Eagles, un gruppo con cui condivisero i palchi all'inizio degli anni '70. Non c’è dubbio che la progressione degli accordi è simile e l'apice di entrambi è rappresentato dall'assolo di chitarra. Naturalmente, quando coincidevano con gli Eagles sugli stessi palchi, nella band americana non c'era ancora nessun Don Felder, responsabile della composizione della mitica canzone...
 

Nello stesso anno s’incontrarono negli Stati Uniti con i Mountain e Barre rimase affascinato dall'abilità e dal tono di Leslie West, così decise di acquistare una Les Paul Junior, che sarebbe diventata il suo strumento principale. La sua debolezza manifesta per West è una rarità perché Barre aveva sempre detto di aver cercato di non ascoltare altri chitarristi per avere un suono più unico. Tanto che disse di non aver mai preso lezioni di chitarra in vita sua.
   

   

All'inizio degli anni '70 uscì il singolo The Witch's Promise in cui si poteva già vedere un approccio al folk e poi arrivò il loro terzo album, Benefit, il primo in cui apparvero il tastierista John Evan e l'ultimo del bassista Glenn Cornick, essendo abituali i cambi nella formazione, con Anderson e Barre rimasti come unici membri fissi. L'album era molto più scuro di Stand Up ed era più che mai basato sui potenti riff di Barre. In To Cry You A Song, Anderson suona la SG di Barre mentre questo da una gran lezione con la sua Les Paul, Teacher è un'altra delle loro migliori canzoni, Son è puro hard rock e For Michael Collins, Jeffrey and Me anticipa nuove sonorità.
 

Il passo definitivo dei Jethro Tull fu dato nel 1971 con l’uscita di Aqualung, il loro capolavoro assoluto e l'album che gli spalancò definitivamente le porte degli Stati Uniti. L'album si apre con la canzone titolare in cui troviamo le migliori caratteristiche della band, un ottimo riff di Barre apre la strada ad una grande canzone rock ma improvvisamente, dal minuto uno, la canzone si apre ad una meraviglia acustica con i migliori momenti melodici della band, per poi unire le due parti. Come curiosità, nonostante alla fine ci sia un grande assolo di Barre, Aqualung non ha il suono più caratteristico del gruppo, il flauto di Ian Anderson. Ma torniamo all'assolo di Barre, probabilmente il più celebre della sua carriera. I Jethro Tull stavano registrando l'album nello stesso studio, e allo stesso momento, che i Led Zeppelin stavano registrando il loro memorabile quarto disco. I due gruppi andavano d'accordo da quando i Jethro Tull aprirono i concerti per gli Zeppelin nel 1969. In ogni caso, entrambi si stavano imbarcando nella creazione dei loro album più ricordati e c'era poco tempo per le relazioni sociali. Barre non aveva visto Jimmy Page in più di un mese di condivisione di uno studio, ma mentre registrava l'assolo di Aqualung, Page decise di passare a salutare. Barre era in una cabina con la sua Les Paul Junior collegata direttamente ad un Hiwatt, senza nessun altro effetto, e c'era il creatore di Whole Lotta Love che lo salutava con la mano, Barre voleva salutarlo ma sapeva che se lo avesse fatto avrebbe dovuto ripetere l'assolo così sfoderò un sorriso di scuse e continuò a suonare. Quello fu l’assolo che scelsero per l'album.
 

Ma Aqualung va ben oltre la sua prima canzone, grazie a gemme come Hymn 43, Cross Eyed Mary, due dei brani più diretti e rock della loro discografia, o l'indispensabile Locomotive Breath, in cui una lunga introduzione al piano lascia il posto ad un potente riff di Barre. All'epoca fu visto come un album concettuale che parlava della distinzione tra "religione e Dio" ma Anderson, che non la vedeva in questo modo, decise di fare una satira sul tutto con Thick As a Brick. Influenzato dai Monty Python, Anderson dichiarò che l'album era l'equivalente musicale de L’Aereo Più Pazzo Del Mondo. Se il film di Zucker/Abrams/Zucker ha parodiato i film dei disastri, così fece quel disco con gli album roboanti di persone come Emerson, Lake & Palmer. Molti non capirono lo scherzo, ma la verità è che Thick As a Brick era puro rock progressivo, naturalmente è uno degli album dell’epoca che più ha resistito alla prova del tempo. Molta parte del merito di tutto ciò è attribuibile al lavoro di un Barre in stato di grazia che per questo disco usò una Les Paul sunburst.
   

   

A Passion Play
non raggiunse le vette musicali dei due album precedenti, ma diede alla band il secondo posto nelle classifiche americane. War Child dimostrò che la band stava attraversando un complicato momento musicale da cui si sarebbero ripresi con Minstrel in the Gallery, pubblicato nel 1975. La canzone che gli dà il titolo inizia nella migliore vena del folk britannico, ereditata dalla Fairport Convention, con chitarra acustica, flauto e voce di Anderson. Improvvisamente due minuti dopo Martin Barre ci mette uno dei riff più pesanti che la band abbia mai sfornato e per passare poi a un lungo passaggio strumentale nella linea progressiva dei King Crimson. Quando la voce di Anderson ritorna nella canzone diventa un hard rock in stile Free/Bad Company.
 

Dopo Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die! sarebbe arrivata la trilogia popolare composta da Songs from the Wood, Heavy Horses e Stormwatch, fu in quel momento che Barre iniziò a suonare chitarre Hamer. Poi arrivò un nuovo cambio di formazione e una delle maggiori curiosità della loro carriera quando vinsero rispetto ai Metallica nei Grammy del 1988 per il loro album Crest of a Knave, in cui la chitarra di Barre suonava fortemente influenzata da Mark Knopfler e dai suoi Dire Straits.
 

Barre e Anderson continuarono insieme fino al 2011, quando il secondo ha deciso di fermarsi, e Barre formò i Martin Barre's New Day nel 2012, con cui andò in tour suonando materiale dei Jethro Tull. Da allora ha pubblicato quattro album. Anderson ha recentemente riformato la band, ma questa volta senza Barre. Nonostante non sia un membro originale, è difficile pensare ai Jethro Tull senza di lui. Tutti sanno che Ian Anderson è la pietra angolare che sostiene l'intero edificio Tull ma questo non toglie che l'incredibile chitarra di quest'uomo è parte fondamentale del DNA della band.
   

 

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