Di ritorno a casa

Di Paul Rigg

Un brano di All Blues (7 giugno 2019; Ume), che contiene le cover di Peter Frampton dei suoi classici blues preferiti, si distingue soprattutto per la sua profondità: stiamo parlando di Going Down Slow di Howlin’ Wolf (basata sul classico di Jimmy Oden del 1942).  

Con Going Down Slow, Frampton si unisce a Steve Morse per estendere e distorcere la sezione chitarristica dell'originale in un modo unico, ma è il testo a graffiare ancor di più: "Se non starò mai più bene, almeno mi sono divertito…Oh, la mia salute sta svanendo. Oh si', vado giù lentamente".
 

 

Perché, mentre Frampton brilla di nuovo su quest’album - quasi certamente con la sua Les Paul Custom del 1954 preferita -, con questo brano sta facendo un riferimento oscuro e ironico sul deterioramento della sua salute. Com’è stato ampiamente riportato, Frampton soffre di ‘miosite da corpi inclusi’, una malattia autoimmune incurabile che infiamma e indebolisce i muscoli e alla fine lo renderà incapace di suonare la chitarra. In un certo senso, quest’album può essere visto come un segno del suo apprezzamento per le leggende del blues sul cui lavoro ha costruito la sua vita fin dai suoi giorni con gli Humble Pie. Il cerchio si sta chiudendo e Frampton, si potrebbe dire, sta "tornando a casa".
   

Il rinnovato interesse di Frampton per questo genere è stato scatenato dalla recente esecuzione di molti pezzi blues dal vivo con Steve Miller. Poco più di una settimana dopo aver terminato il loro tour, Frampton si è diretto direttamente al suo studio di Nashville con la sua band, che comprende il tastierista Rob Arthur, il chitarrista Adam Lester e il batterista Dan Wojciechowski, insieme a diversi altri artisti ospiti, per decidere i brani di base.
 

 

"Ho sempre amato suonare il blues", ha detto. "Nell'arco di due settimane abbiamo registrato 23 pezzi, tutti dal vivo in studio. L'energia di questi brani è completamente diversa dalla costruzione di un brano con uno strumento alla volta. Spero che possiate sentire e percepire quanto ci sia piaciuto farlo. Non so se si possa dire che ci siamo divertiti a suonare il blues. Ma l'abbiamo fatto sicuramente!"
   

L'album inizia con la versione sensuale di Frampton di I Just Want To Make Love To You di Willie Dixon (resa popolare da Muddy Waters), con la partecipazione del frontman dei Fabulous Thunderbirds, Kim Wilson, all'armonica a bocca e alla voce. A continuazione segue una versione ‘zeppeliniana’ di She Caught The Katy di Taj Mahal, con Frampton mostrando tutto il suo talento innovativo melodico. Il prossimo pezzo è uno splendido strumentale di Georgia On My Mind di Hoagy Carmichael, che un recensore ha descritto come "dinamico, espressivo e tonico, [in cui] Peter porta il suo essere melodico ancora più lontano rispetto al brano precedente, pur mantenendo l'identità di un chitarrista rock".
   

     

Tuttavia questa grande introduzione di tre pezzi inciampa, almeno per questo recensore, con la scelta di Can't Judge A Book By The Cover di Willie Dixon (resa popolare da Bo Diddley), originariamente pubblicata nel luglio del 962. Per fortuna, l'album si riprende rapidamente con l'eccezionale All Blues (un brano di Miles Davis con Larry Carlton) e The Thrill Is Gone, con il "king of slide" Sonny Landreth e la sua magia.
  L'album si conclude con una versione di The Same Old Blues di Don Nix (resa popolare dai Moloch), che ancora una volta sembra evocare dolcemente l'idea di chiudere baracca per Frampton. Se davvero fosse così, sarebbe un finale adatto.    

Frampton inizia il suo 'Farewell Tour' il 18 giugno a Catoosa, Oklahoma e lo porterà a termine il 12 ottobre a Concord, California. Non è chiaro quale altro tour potrebbe aver pianificato, quindi se si vuole vedere questo grande uomo e chitarrista dare il massimo mentre è ancora al suo apice, allora questo è senza dubbio il momento di farlo.    

 

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