Quaranta (brevi) anni fa...

Di Tom MacIntosh

Il leggendario gruppo hard rock Van Halen, di Pasadena in California, lanciò il suo album di debutto 44 anni fa (il 10 febbraio). Fu messo su grazie all'ottimo lavoro del produttore Ted Templeman, noto per il suo lavoro con i Doobie Brothers e Captain Beefheart e scalò direttamente al numero 19 nelle classifiche di Billboard. Il gruppo originale era formato da Eddie Van Halen alla chitarra solista, dal vocalist David Lee Roth, da Alex Van Halen alla batteria e Michael Anthony al basso. Il loro rapporto con Templeman fu duraturo e fruttuoso, essendo l'assistente di studio che perfezionò il loro suono tagliente e contundente e dirigendo tutti i loro album di maggior successo.    

   

L'album omonimo rimane ancora tra i debutti di maggior successo nella storia. Si apre con Runnin' With the Devil, alimentato dalla linea di basso di Anthony e dal vibrante batterista Alex Van Halen. Fu lanciato come singolo, ma non entrò nelle classifiche, nonostante sia una delle loro canzoni principali più dirette. La voce di Lee Roth è al suo culmine e accende quest’inizio con energia pura e un tono perfetto sulle voci di backup di Anthony, che contribuiscono notevolmente a dare alla band il loro sound caratteristico.
   

   

Chi diavolo metterebbe su un disco un assolo di chitarra come fosse una canzone completa? Loro, ovviamente, con Eruption, una strumentale in cui Eddie porta lo ‘shred’ a livelli celestiali, con la sua Frankenstrat personalizzata; usando il suo leggendario stile ‘tapping’ a due mani che fece impazzire, da quel momento in poi, legioni di chitarristi in tutto il mondo. Fu nominato il secondo migliore assolo di chitarra mai eseguito dalla rivista Guitar World (dopo quello di Stairway to Heaven di Jimmy Page). Costituisce anche una gustosa introduzione alla cover di You Really Got Me de The Kinks, l'unica canzone dell’album che entrò nelle classifiche. Questa è una delle poche cover ad essere più popolare dell’originale, grazie al tocco perverso di Eddie, con un riff dentro l’altro, e le grida di Roth che aumentano a un passo febbrile. Potremmo affermare che superò il classico del 1964 di Ray Davies, il che è tutto dire. Rimane una delle canzoni di riferimento per le nuove band di garage.
   

   

Ain't Talkin 'Bout Love
è un rock più scuro, “Sono stato sul bordo e mi trovavo lì e guardavo verso il basso, lo sai che ho perso molti amici lì, bambina, non ho tempo da perdere”. È un esempio dello stile hard rock che era, ed è tuttora, notevole. E per portare al massimo i giri, I’m The One, l'ultima canzone del primo lato, è dura e veloce, testimone della velocità ‘shredder’ delle agili dita di di Eddie Van Halen, senza dimenticare la sezione ritmica esplosiva e la voce cristallina di Roth; un momento di gran potenza che termina elegantemente con alcuni "she-do-wops" armonizzati. Infatti, l'intero primo lato potrebbe far bollire una pentolone di lava!
   

Il secondo lato di questa formidabile collezione di canzoni, alza il piede dal pedale dell'acceleratore, ma offre ancora alcuni numeri notevoli come Jamie's Cryin ,una canzone pop, lo si voglia o no, ma che mostra le suggestive armonie vocali tra Roth e Anthony. Feel Your Love Tonight è una canzone orecchiabile e ballabile, ancora una volta, che mostra il potenziale della rock band da stadio. Forse la migliore traccia del lato B è Little Dreamer, un inno rock minaccioso del basso di Anthony che rimbalza sulle bacchette di Alex. Ice Cream Man è una versione del bluesman John Brim (originariamente registrata nel 1953), che vede Roth suonare una chitarra acustica solista e cantare il blues su un ritmo andante fino a quando non scoppia con un basso e batteria potente, incoronati dall’incredibile chitarra principale di Eddie in questo pezzo "vintage". Ci chiediamo cosa penserebbe Mr. Brim di questo “approccio” (battendo il tempo sulla gamba e ruggendo come un leone, senza dubbio).
   

L'album diventò disco di Diamante alla fine del XXº secolo (più di 10 milioni di copie vendute) e tornò alle liste nel 2012, in occasione della riunione dei Van Halen. Questi ragazzi registrarono questo disco 44 anni fa, e lo sentiamo ancora sulle onde radio in tutto il mondo. Erano (e sono) magnifici!    

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