'Motorizzando' i classici

Di Paul Rigg

Under Cöver è un disco di cover dei Motörhead, uscito il 1° settembre del 2017.  

Lemmy Kilmister, Phil Campbell
e Mikkey Dee hanno raccolto 11 canzoni che vanno da March ör Die del 1992 alle sessioni di Bad Magic, pubblicato nel 2015. L'album comprende versioni dei Rolling Stones, Judas Priest, Ted Nugent, Metallica e Ramones, tra molti altri.
 

Ma forse la più attesa della lista è la versione mai pubblicata di Heroes di David Bowie, in quanto è stata una delle ultime tracce registrate da Lemmy prima della sua morte nel dicembre 2015. Registrata durante le sessioni di Bad Magic da Cameron Webb, Heroes è stata una delle ultime canzoni che la band ha inciso insieme.
 

Il chitarrista Phil Campbell ha commentato: "È una grande canzone di Bowie, una delle migliori, e intuì il potenziale che avesse, come si è visto in seguito. Lemmy finì per adorare la nostra versione”.
 

Può anche essere, ma le cover hanno il bisogno di aggiungere qualcosa di nuovo all'originale se non vogliono finire per deludere, per cui, usando questo criterio, ci sembra che l’approccio dei Motörhead alla canzone non ne sia all’altezza.  

 

Però il classico dei Sex Pistols, God Save The Queen, il secondo pezzo del disco, sì che dà nel segno. Il caratteristico urlo acido di Lemmy, che sembra tirato fuori da un fiume di sporcizia, mozziconi di sigarette e bottiglie di Jack Daniel’s, è perfetto per esprimere la minaccia e il risentimento della canzone originale. Il video che l’accompagna mostra anche l'ironico senso dell'umorismo della band, presente anche in altre opere del gruppo (come ad esempio la versione acustica e lenta di Ace Of Spades).
 

Anche Breaking the Law di Judas Priest, la canzone che apre l'album, funziona per lo stesso motivo. Al contrario, la versione di Jumpin’ Jack Flash dei Rolling Stones suona troppo simile all'originale per tutti quelli che non siano i fan più sfegatati dei Motörhead. Sympathy For The Devil (originariamente pubblicata in Bad Magic) è molto meglio, con Phil Campbell tirando fuori il meglio dalla sua "signature" LAG Explorer.
 

Il senso dell'umorismo di Lemmy lo ritroviamo nell’inclusione di Hellraiser, del March Ör Die del 1992, una canzone scritta da lui insieme a Ozzy Osbourne e Zakk Wylde e che fu pubblicata originariamente nell'album Ozzy, No More Tears, così che, in un certo senso, Lemmy sta facendo una cover di un suo pezzo.
 

"Eravamo contenti di queste cover quando le abbiamo incise e lo siamo ora", sottolinea Campbell. Dee, da parte sua, aggiunge: "Dobbiamo tenere a mente che si tratta di divertirsi con canzoni che tutti noi amiamo".
 

Se sei un amante dei Motörhead, non c'è dubbio che quest’album diventerà parte essenziale della tua collezione. Per coloro invece che trovano qualche errore fra le molte canzoni azzeccate, è probabile che, una volta sentito, finirà per sempre sullo scaffale. Ma, nel fondo, chi può lamentarsi di una band così amata e ammirata e che semplicemente vuole farci divertire un po’? Chi non sentirà un brivido riascoltando Lemmy, vicino alla fine dei suoi giorni, cantando trionfalmente "non siamo niente e nulla ci aiuterà…possiamo essere eroi, anche solo per un giorno"?
 


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